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GUTTURU CANALI

Questa sorgente scorre ai piedi della scarpata orientale, negli scisti ordoviciani. Appartiene al periodo geologico dell’era paleozoica e viene alimentata dalle acque provenenti dall’altopiano calcareo. Appare un luogo fresco ed ombreggiato grazie alla presenza di diversi alberi ad alto fusto come il fico e il noce. Qui inseriamo una nota botanica, dedicando uno spazio ad una pianta che avrete visto già molte volte all’interno del borgo di Sadali: il fico. Il fico è un albero caducifoglio, originario della Persia, ma diffuso fin dai tempi antichi in tutti i paesi del Mediterraneo. È una specie tipica delle zone litoranee, ma può vegetare anche fino a 800 – 900 metri di quota; vive selvatico preferendo le pendici aride ed assolate, i vecchi muri e le fessure delle rocce. I fiori sono molto particolari: piccolissimi e racchiusi in una formazione carnosa detta “sicono”, a forma di pera, internamente cava. I frutti sono dei piccoli acheni contenuti all’interno della polpa, quello che noi mangiamo non è un vero e proprio frutto ma una infruttescenza, un insieme di acheni e sono molto apprezzati sia freschi che secchi; quelli del fico selvatico invece non sono commestibili. Il legno del fico è scadentissimo anche come combustibile. Altra specie botanica molto diffusa a Sadali è il noce.
Alto circa 15 – 20 metri con chioma ampia e arrotondata e rami robusti,

caducifoglio originario dell’Asia centro – occidentale, ma coltivato fin dai tempi antichissimi, in tutta l’Europa. In Italia vive, ormai naturalizzato, in zone collinari e montane fino ai 1200 metri di quota. Un tempo era molto più diffuso nel nostro paese, ma a causa dello spopolamento delle campagne e della forte richiesta del legno, estremamente pregiato, la sua presenza si è andata sempre più rarefacendo. È una pianta molto longeva e con accrescimento abbastanza rapido, predilige i terreni fertili e profondi e le esposizioni fresche e riparate. È un albero poco “socievole”, non forma cioè boschi, ma vegeta di solito in esemplari isolati o in piccoli gruppi. La sua importanza economica è notevole sia per il legno che per i frutti. I frutti (noci) sono commestibili e contengono una notevole quantità di olio (25%) di uso alimentare ed industriale. Con i frutti ancora immaturi, messi in infusione nell’acqua si prepara un liquore digestivo (nocino). Le foglie ed il mallo contengono una sostanza acre e amara (iuglandina) e dei tannini, che si colorano di nero all’aria; vengono utilizzati per produrre tinture per capelli ed in profumeria. Nella medicina popolare, il decotto di foglie e mallo di noce viene usato, date le sue proprietà astringenti e depurative, contro le infezioni della pelle.

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