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MAIST'E FERRU

In questa tappa vi raccontiamo una storia che si collega alla prossima fermata, una storia importante per Sadali e per la sua economia. 
Tra la
fine dell’800 e i primi del ‘900 fu costruita “sa macchina de is pipas “, una segheria azionata dall’acqua, ubicata all’imbocco de Sa Ucca Manna (prossima fermata del Cammino); in questo luogo i ciocchi di erica (specie arborea) venivano sbozzati e poi fatti bollire in un'apposita caldaia per 24 ore di seguito.
L’erica è una pianta che predilige le posizioni fresche ed ombrose, le vallecole e le pendici più elevate della zona mediterranea. Non è una specie litoranea, per questo tende a svilupparsi nell’entroterra dove il clima marino, l’intensità del vento e la salsedine sono attenuati. Alla base del fusto, zona del colletto, si sviluppano dei rigonfiamenti legnosi, chiamati “ciocchi”, utilizzati appunto per la fabbricazione delle pipe in radica.
La radica è molto apprezzata
per i bellissimi disegni evidenziati con la lucidatura e per la sua naturale incombustibilità, dovuta all’alto contenuto di silice.

Il titolare di quest’impresa era un certo Ciberneschi, venuto dallaToscana, ma pare di origine francese; addetto alla conduzione era invece il sadalese Francesco Pilia (padre di Ernesta Pilia in Loi) coadiuvato da manovalanza saltuaria locale. I ciocchi, cosi lavorati venivano spediti in diverse zone della penisola e all’estero, i manufatti erano molto apprezzati per la cura e l'artigianalità di alto livello del prodotto. Purtroppo quest’attività non durò a lungo poiché la sera dell’8 settembre 1903, il Rio Carradori, imbestialito per un improvviso e furioso temporale, dopo aver fatto pulizia per un buon tratto a monte, portò giù tutti i detriti fino alla segheria, ostruendo il passaggio dell’acqua. L’impianto era solido ma l’onda enorme lo travolse, lasciando sul posto solo alcuni resti, resti che furono rilevati dai fratelli Piga di Seui (con i fratelli Piga continuò l'attività di produzione di pipe). 'Sa macchina de is pipas' e il suo indotto per il piccolo centro restarono solo un sogno per noi sadalesi. 

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